1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è sempre stata una grande gioia, poter esprimere e trasmettere i propri sentimenti le proprie emozioni fino in fondo, non come quando cerchi di spiegarti a voce, a volte non riesci a farti capire bene con la conseguenza che chi ti ascolta percepisce un terzo di quello che volevi fargli capire. Scrivere è vivere
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro nasce dalla storia della mia vita, questo è quello che io ho vissuto, non arrendendomi mai
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questa opera è stato il coronamento di un sogno, poter tramandare ai miei figli e nipoti e a tutti coloro che lo leggeranno, quanto importante è amare la vita, non arrendersi mai e non rinunciare ai propri sogni.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo nasce, da una vita ricca a una vita povera e viceversa, da una vita all'altra è un continuo transito per questo ponte di vita, io come emblema ho preso il Ponte di Rialto Venezia, essendo nato li vicino, volendo anche come segno di riconoscenza per la sua bellezza e storia.